venerdì 31 maggio 2013

Caffè letterario, Indio Lucilla leone


        Buondì cari amici, avete preparato il caffè? E il vostro libro?
 Perfetto, l’ambiente è ideale. Godiamoci il nostro caffè  e questa prima puntata di Caffè Letterario.
 Su molti blog e sul web, il libro di cui si parla e si è parlato molto è il romanzo d’esordio di Lucilla Leone, Indio. Secondo le varie recinsioni sembra un libro fresco ma coinvolgente è uscito a Gennaio catturando l’attenzione di molti, quindi le ho dedicato il posto di libro rivelazione.


                                            
Lucilla Leone e il suo romanzo d’esordio Indio. Per la recensione vi rimando ai blog che seguo, andate a scoprirli. Io invece, vi servirò un assaggio del suo libro, quindi gustiamo e poi andiamo a comprare il  libro, naturalmente chi lo ha già letto, potrà gustarsi ancora un sorso di buona lettura immergendosi di nuovo nella storia accompagnando Allyson nella sua avventura e magari lasciarci un suo commento.  

     Quella mattina la sveglia suonò più a lungo del solito.
Allyson era sotto un ammasso informe di coperte e lenzuola letteralmente aggrovigliate, da cui si intuiva chiaramente quanto fosse stato agitato il sonno notturno. Un incubo l’aveva tormentata, ma ora non ricordava più nulla. Quando finalmente si decise, tirò fuori la mano con un movimento lento e impreciso, mettendo a tacere quel trillo acuto.
“Dovrò decidermi a comprare una radiosveglia, non sopporto questo suono bestiale!” pensò, mentre iniziava a stiracchiarsi grattando insistentemente il capo.
Si alzò, e in un attimo era sotto la docci bollente. Il bagno era pervaso dalla nebbia del calore umido. 
Era il ventiquattro di Ottobre e il termometro della vecchia biblioteca segnava cinque gradi, il freddo era pungente sulla pelle del viso, e Allyson lo adorava: la faceva sentire viva più che mai. Ringraziava il cielo di godere di questi piccoli piaceri, di essere straordinariamente affascinata dalle calamità, di amare tanto la natura traendone sempre beneficio.
Arrivata al noleggio, apri la piccola porta dell’ufficio, poggiò sulla scrivania la borsa di corda di vera pelle intrecciata a mano, sciarpa e zuccotto, dirigendosi subito al garage, dove riposavano al gelo le auto, le motoslitte da traino, e il Tundra buggy, pronti per una nuova giornata. 
La preziosa stagione folcloristica terminava con l’avvento della primavera, quando i visitatori si facevano sempre più rari e tutto tornava ad essere inevitabilmente monotono. …
Appena finito di riordinare le ultime cose in garage, iniziarono ad arrivare i primi pullman provenienti da Winnipeg, e quella mattina sarebbe toccato ad Ally uscire con il buggy per il giro turistico. …
L’escursione era rinomata perché passava a pochi metri dalla baia, dove si vedevano con grandissima frequenza gli orsi polari, abituati ormai alla presenza umana.
Intanto Rose era arrivata, e gli ultimi turisti salivano sul pulmino entusiasti e tremanti dal freddo. …
Arrivati alla baia, come da programma, si fece una sosta di pochi minuti per scattare qualche fotografia, prendere un caffè al caratteristico Hudson Bay Coffe break e magari spedire qualche cartolina. …
Le scosse il braccio “Abbassa il volume dai, starai ascoltando Alanis Morrisette come al solito, vero?”. Charline si fece di fronte a lei fissandola negli occhi.
“E dai Ally ma cosa?..” la sua voce soffocò letteralmente alla vista di quello sguardo fisso e terrorizzato. Voltandosi per cercare cosa stessero scrutando quegli occhi inorriditi, vide solo un enorme bisonte, distante una ventina di metri, aldilà della staccionata di cinta della Riserva. Era lì immobile, come imbalsamato fissando a sua volta Allyson che sembrava quasi non respirare, con la testa confusa dall’eco di una voce lontana che le ripeteva la stessa frase: “Vieni, ti prego…Aiutami !”. la richiesta si faceva ora più vicina per poi sembrare di colpo distante. “Vieni, ti prego… Aiutami!”.
“Ally dai dimmi qualcosa, mi stai spaventando! Se è per il bisonte, non devi avere paura, dovresti saperlo, sono abituati alla nostra presenza! Su parla!”. … Intanto la voce le ripeteva quella frase, e Allyson era incapace di pensare. … Quella strana e roca voce di donna le urlava la sua richiesta di aiuto. Sempre più forte, quasi assordante nelle orecchie.
Quando Charline e suo zio accorsero da lei per prestarle aiuto, dovettero tragicamente constatare che Ally era scomparsa nel nulla. …

  Bè! Cari amici cosa ne pensate? Cosa è successo ad Allyson? Ma! Credo che dovremmo leggere il libro. Spero che questo sorso di lettura caffè sia stato di vostro gradimento. Vi aspetto ancora per un nuovo sorso.

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